Progetto dei pilastri in pressoflessione deviata: limitazioni nei metodi normativi EC e NTC
I metodi forniti dalle Norme (NTC, EC) per il progetto dei pilastri in pressoflessione deviata, conducono spesso a sovradimensionamenti inaccettabili. Un’attenta analisi del problema a cura del Dott. Ing. Salvatore Palermo, Responsabile del progetto NTCalc (www.novaingegneria.it).
Le Norme Tecniche per le Costruzioni, NTC del D.M. 14.01.08, a causa della prescrizione di combinare le componenti dell’azione sismica, comportano la necessità del progetto/verifica dei pilastri in presso(tenso)flessione deviata. I criteri forniti dalle stesse NTC (ma anche da EC2, EC8), si rivelano di limitato interesse, determinando spesso sovradimensionamenti intollerabili nella prassi progettuale.
Nell’articolo si propone una panoramica dei metodi disponibili, con ampio riferimento alla norme, alla letteratura tecnica nazionale e internazionale, evidenziando possibili limiti e vantaggi in ambito progettuale.
Indice
- 1. Metodo generale per la presso(tenso)flessione deviata di sezioni in c.a.
- 2. Approccio intuitivo ai metodi approssimati
- 3. Il metodo approssimato proposto da NTC e da EC2
- 3.1 Contributi nella letteratura italiana
- 4. Altro metodo approssimato proposto da EC8, NTC
- 5. La letteratura internazionale
- 5.1 Il Metodo di HSU
- 5.2 Un semplice miglioramento del metodo di HSU
- 6. Conclusione
- 7. Bibliografia
OrigineURL: http://www.ingegneri.info/progetto-dei-pilastri-in-pressoflessione-deviata-limitazioni-nei-metodi-normativi-ntc-ec_dossier_x_127.html?